Preparativi di Natale

Sono i giorni più frenetici dell’anno… Chi cerca il regalo migliore o più azzeccato, chi ricerca la prelibatezza per stupire gli ospiti, chi entra in un’agenzia per la vacanza esotica, chi riempie le borse di fili argentati e palline colorate. Non si ha il tempo di fermarsi. Tutti si mobilitano per abbellire le proprie case in attesa del Natale, basta alzare lo sguardo e si rimane abbagliati dalle luci che illuminano i dolci pendii del nostro paese.

Il viaggio del pellegrino

Il pellegrino inizia il suo viaggio con lo zaino in spalla carico di vestiti, di preoccupazioni e paure, e con il cuore che batte pieno di desideri e aspettative.

Avvento: tempo di attesa e di speranza

Avvento: tempo di attesa e di speranza, ma oggi, nella nostra società, nella nostra Chiesa, nelle nostre comunità parrocchiali, si attende ancora qualcosa o qualcuno? Si spera ancora o ci si difende da un futuro che appare minaccioso e inquietante?

AVVENTO - “QỦM”: FERMATI!

Due parole “aramaiche” (la lingua di Gesù), possono scandire questo tempo di Avvento: “EFFATA’/Apriti” e “QỦM/Fermati”.
“EFFATA’/Apriti”, in riferimento alla Porta Santa che stiamo per aprire, e “QỦM/Fermati”, contro il rischio di correre di continuo. Mi pare di trovare in “QỦM” la parola chiave di questo Avvento.

Il Ministero dell’Accolitato

Il nostro seminarista Raffaele Previtali, martedì 19 novembre ha ricevuto il ministero dell’Accolitato dalle mani del nostro Vescovo Francesco. Lasciamo a lui queste parole di presentazione e di saluto che rivolge alle nostre comunità, accompagnandolo con il ricordo e la preghiera insieme agli altri nostri due seminaristi: Fra Davide Invernizzi, nella Congregazione dei Pavoniani a Brescia e Andrea Alborghetti presso il seminario vescovile di Sanremo, nella diocesi di Ventimiglia-Sanremo.

Giù le mani dal nostro tempo

“O mai la luna gridò così tanto
contro le stelle offese,
e mai gridarono tanto i miei visceri,
né il Signore volse mai il capo all’indietro,
come in quell’istante preciso vedendo la mia verginità di madre
offesa dentro a un ludibrio”.
("Il mio primo trafugamento di madre" di Alda Merini)