Come ogni anno, uno degli appuntamenti più attesi dell'estate è la biciclettata. La mèta di quest'anno è il Piemonte. Partiti da Bardonecchia, siamo scesi dalla Val di Susa, attraversando Torino con arrivo a Santhià.
In questo tempo estivo, quando il sole splende alto e le giornate sembrano infinite, Papa Francesco nell’Angelus della scorsa domenica ci invita a riflettere sulla “dittatura del fare” e sul valore del silenzio e della contemplazione: “Sappiamo fermarci durante le nostre giornate, trovare un po’ di "deserto interiore" in mezzo al frastuono quotidiano? Oppure presi dalla fretta, dall’ansia di fare, non riusciamo a prenderci nemmeno un momento per stare con noi stessi e con Dio? (…) È un monito importante per la nostra vita, per la nostra società spesso prigioniera della fretta, ma anche per la Chiesa e per il servizio pastorale: fratelli e sorelle stiamo attenti alla dittatura del fare!”.
In un angolo di mondo, il nostro, dove il sole estivo bacia la terra e il vento porta con sé risate e sogni, si è svolto il Centro Ricreativo Estivo (CRE) che ha visto la partecipazione di 300 persone tra bambini, ragazzi, animatori e volontari. Questo luogo non era solo un rifugio dal caldo, ma un vero e proprio laboratorio di vita, dove ogni giorno si costruivano legami e si scoprivano nuovi orizzonti.
Sarà capitato a tutti di incontrare per le strade del paese dei compaesani che ti chiedono: “Come va? Tutto bene?”
Ed ecco arrivare l’estate con le sue giornate calde, afose e piene di grida di gioia dei bambini e ragazzi che ogni mattina si riversano negli spazi del nostro oratorio. Mi soffermo ad ascoltare: chi saluta l’amico, chi richiama il compagno distratto, chi canticchia, chi sussurra confidenze all’amica del cuore e chi solamente condivide spensierato una palla.
Si parla tantissimo di pazienza. È una virtù importante ma anche faticosa.