"Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?"

"Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?"

Vogliamo ricordare semplicemente Papa Francesco attraverso questo testo di una lettera personale scritta durante la pandemia. È una profonda riflessione pasquale sul senso di quella fede che ha accompagnato e sostenuto il cammino di Papa Francesco nel suo ministero, così come dovrebbe accompagnare il nostro percorso.

Mi commuove leggere che il combattimento contro la malattia è il grido che l'amata terra bergamasca ha rivolto al Signore. Come faremo per affrontare questa situazione che ci ha completamente sopraffatti? L'impatto con tutto ciò che è accaduto, le gravi conseguenze che sono insorte, il dolore e il lutto per i nostri cari che ci disorientano, angosciano e paralizzano.
È la pesantezza della pietra del sepolcro che s'impone dinanzi al futuro e che minaccia, con il suo realismo, di seppellire ogni speranza.
Quella pesantezza, tuttavia, non ha l'ultima parola.
La domanda è sempre la stessa: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?". Ogni volta che prendiamo parte alla Passione del Signore e accompagniamo la passione dei nostri fratelli, vivendo anche noi la stessa passione ma ascoltando la novità della Resurrezione: non siamo soli, il Signore ci precede nel nostro cammino rimuovendo le pietre che ci paralizzano! Questa buona novella è la nostra speranza, quella che mai potrà esserci strappata né messa a tacere. Tutta la vita di servizio e di amore che avete donato in questo tempo tornerà a pulsare. Basta aprire una fessura perché l'unzione che il Signore ci vuole donare si espanda con forza inarrestabile e ci consenta di contemplare la realtà dolente con uno sguardo rinnovato.

Papa Francesco

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