2009: la Visione della Madonna di Gioacchino e Anna, la Visita dei Magi e la Madonna dell’Apocalisse

 

Studio di Restauro Marcuccio Marziali di Bergamo ha appena concluso il restauro, durato quattro mesi, di tre dei quattro dipinti presenti nella chiesa del Brocchione.
I tre dipinti rappresentano tre diversi soggetti mariani: la Visione della Madonna di Gioacchino e Anna, la Visita dei Magi e la Madonna dell’Apocalisse.

Osservando i soggetti rappresentati sui tre dipinti, questi furono probabilmente realizzati a metà del XVII secolo appositamente per la chiesa della Visitazione della parrocchia di Palazzago da artisti locali.
Sfortunatamente i dipinti hanno patito il passare del tempo e, per rimediare ai danni che avevano subìto, nel corso degli anni sono stati notevolmente rimaneggiati da pittori e restauratori improvvisati, che sono intervenuti in modo inappropriato, compromettendo l’aspetto originale dei dipinti.
Tutte e tre le opere, infatti, erano offuscate nei loro colori e composizioni originali da spesse ridipinture e stesure di colore che avevano completamente compromesso la bellezza originale dei dipinti.
La tela raffigurante la Madonna dell’Apocalisse, in particolare, era stata letteral-mente trasformata e ridotta rispetto alle sue dimensioni originali. La tela, infatti, era stata rigirata sul retro di un telaio 20 cm più piccolo rispetto a quello che il pittore aveva utilizzato per tensionare la tela, creando con questa operazione, oltretutto, notevoli danni alla superficie pittorica del dipinto nei punti in cui questo era stato ripiegato.
Il dipinto della Madonna dell’Apocalisse è ora stato rimontato su un nuovo telaio, realizzato dai restauratori su misura per questo dipinto, dalle dimensioni adeguate e riportato alle sue dimensioni originali.
Per ripristinare l’aspetto originale dei tre dipinti e recuperare la loro prima bellezza è stato necessario pianificare una complessa fase di pulitura e di rimozione delle ridipinture oleose stese impropriamente sulla superficie pittorica delle opere. Per la rimozione delle vernici e degli oli sono stati approntati diversi test per verificare la solubilità e le proprietà dei materiali da sciogliere, affiancati da un continuo monitoraggio realizzato attraverso particolari indagini fotografiche e al microscopio ottico.
Dopo l’operazione di pulitura, durata circa 90 giorni, e la riscoperta delle stesure pittoriche originali, le mancanze della superficie dei dipinti sono state stuccate e ritoccate.
L’integrazione pittorica è avvenuta solo localmente, senza nascondere nuovamente la superficie originale del dipinto. Le porzioni interessate da questa operazioni sono state ritoccate con una particolare tecnica pittorica, che permette, attraverso la realizzazione di piccolissimi tratteggi di colori diversi, di mantenere sempre riconoscibili nel tempo le zone ritoccate, ma, allo stesso tempo, di ingannare l’occhio a distanza simulando esattamente il colore circostante alla lacuna.

 

2010: la Visitazione

 

Il dipinto, smontato dalla cornice lignea, è stato trasportato in laboratorio e il retro pulito tramite aspirazione, rimuovendo anche i depositi di polvere che si formano tra tela e telaio.
Il telaio è stato anch’esso pulito dalla polvere e da altri depositi incoerenti con una soluzione di Neodesogen e trattato con Permetrina, anche se non presentava attacchi xilofagi in corso, in via preventiva.
La superficie del dipinto è stata indagata attraverso indagini fotografiche multi-spettrali con fini sia analitici, sia documentativi.
Sono stati rilevati i valori di Ph di superficie, sia sul fronte, sia sul retro della tela. In base alla lettura del valore di Ph della superficie dipinta, sono stati rimossi la polvere e lo sporco incoerente con una soluzione di acqua demineralizzata e TEA, così da ottenere, oltre alla rimozione dello sporco superficiale incoerente, anche un giusto grado di acidità, funzionale alla successiva fase di pulitura.
Come osservato nello Stato di conservazione, il dipinto era foderato e la fodera non presentava particolari difetti di adesione o problemi conservativi, quindi è stata mantenuta e il dipinto non è stato svincolato dal suo telaio.
La pulitura della superficie pittorica è stata condotta per gradi. Dall’analisi dello stato di conservazione, infatti, si evidenziava la presenza di uno strato di vernice molto ossidato, disomogeneo nella stesura e ritocchi pittorici anche molto estesi. Dopo aver analizzato il film di vernice tramite l’analisi fotografica in fluorescenza ultravioletta e averla identificata come una stesura di resina naturale, è stato messo appunto un Solvent-Gel di Metilpirolidone, rimosso con una miscela di 4:1 di Acetone e Ligroina.
Le microlacune con tela a vista sono state stuccate con un’amalgama di colla di pelli e solfato di calcio, avendo cura di lavorare le stuccature con un pattern il più possibile simile a quello della superficie pittorica originale, così da ottenere, a ritocco ultimato, un livello di Gloss uguale tra la superficie originale e la lacuna integrata.
Il ritocco pittorico sarà realizzato con colori ad acquarello e successiva velatura di colore con pigmenti dispersi in balsamo del Canada.
La verniciatura finale sarà realizzata con resina chetonica a basso peso molecolare.