Mentre camminiamo verso la Pasqua intrecciando la parola di Dio con alcuni passaggi dell’Enciclica Fratres omnes e episodi della vita di san Francesco, il papa ha iniziato il suo viaggio in Iraq con il motto: “Siete tutti Fratelli”.
Ite ad Joseph! Da questo mese di marzo troveremo questa scritta all’altare di San Giuseppe (il primo a sinistra, entrando nella chiesa parrocchiale, dove c’è la statua del santo). E’ questa una espressione molto nota ai devoti di San Giuseppe e che spesso si trova nelle chiese a lui dedicate. La traduzione, letterale, dal latino è “andate da Giuseppe”.
Il mercoledì delle Ceneri una telefonata mi avvisa che nella cappella di San Sisinio è stato forzato il cancelletto, rotti i vetri, distrutti alcuni libretti e lasciate impronte (del resto la firma di gente del genere non può che essere con i piedi...)
Giunge il messaggio del papa per la Quaresima che leggiamo in alcuni passaggi:
“Cari fratelli e sorelle, il comandamento dell’amore, che Gesù ha lasciato ai suoi discepoli, trova una concreta realizzazione anche nella relazione con i malati. Una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti, e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno.
La festa di San Giovanni Bosco cade in un periodo in cui le notizie di cronaca rilanciano in modo drammatico il tema dell’educazione. I nostri Oratori han sempre guardato a don Bosco come riferimento prezioso per questo ambito, basti pensare al suo metodo preventivo.