Io bambino del mondo

Io bambino del mondo

Io bambino del mondo corro spensierato nel campo dell’oratorio, già pregusto il gelato che poi mangerò. Stasera invece me ne starò chiuso in camera a guardare la tv, vorrei chiacchierare con papà ma lui deve riposare sul divano con il telefonino. Io bambina del mondo ogni domenica organizzo con la mamma la settimana: corso di nuoto, di atletica, di danza ritmica. Sogno di diventare una scrittrice, ma i miei dicono che il mio fisico è adatto per la danza. Perché non mi chiedono mai cosa piace a me?

Io bambino del mondo me ne sto seduto sui gradini del giardino; aspetto che arrivi il papà a prendermi: è il fine-settimana che devo stare con lui. Ho sofferto quando i miei si sono separati, e temo questi fine-settimana perché poi dovrò subire il terzo grado da entrambi. Vorrei che mi volessero semplicemente e solamente Bene. Io bambino del mondo remo tutti i giorni per un’ora per arrivare sull’altra sponda del lago e correre a scuola: da grande vorrei diventare medico e salvare i bambini che si ammalano di polmonite e di malattie infettive. Io bambina del mondo ho un fratello di dieci anni che lavora tutto il giorno nei campi per portare a casa del cibo. Io invece, sotto il sole cocente con una brocca in testa, mi reco al pozzo sperando di trovare un po’ d’acqua. Io bambino del mondo sono finito sugli schermi di tutte le televisioni, sono quel bambino, con in spalla un sacco rotto, che cammina scalzo e sporco tra le macerie della città. Ho tanta paura, ma sto cercando la mia famiglia, hanno bombardato tutto e chissà se ritroverò qualcuno. Noi bambini del mondo, con un filo di speranza, chiediamo a voi grandi: ”Ci aiutate a rendere questo mondo migliore?”

Nicola

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