AVVENTO  - “QỦM”: FERMATI!

AVVENTO - “QỦM”: FERMATI!

Due parole “aramaiche” (la lingua di Gesù), possono scandire questo tempo di Avvento: “EFFATA’/Apriti” e “QỦM/Fermati”.
“EFFATA’/Apriti”, in riferimento alla Porta Santa che stiamo per aprire, e “QỦM/Fermati”, contro il rischio di correre di continuo. Mi pare di trovare in “QỦM” la parola chiave di questo Avvento.

Viviamo un esasperato tempo di “corse” e di “rincorse”, un tempo “divoratore”, che non dà respiro e scampo a nessuno. E tutti noi, a partire da chi vi scrive, a giustificarci: “abbiamo troppo da fare …”. Ma poi, tristemente, non ci rendiamo conto di come ci stiamo facendo del male! Andiamo in tilt, ci arrabbiamo, scleriamo, trattiamo male le persone che vivono con noi… Penso che le troppe violenze familiari di cronaca (e non solo), devono “fermarci” e farci pensare …
Incontrando frequentemente tante giovani coppie per il battesimo dei loro figli, sento spesso racconti di fatiche e stanchezze: “…Ma sa, il mio compagno lavora molto, parte al mattino e torna tardi alla sera, non ha mai tempo per me e la bambina …”. Fermo restando che il lavoro è importante e necessario, non è forse il caso di lavorare magari un’ora in meno per dedicarci di più alla famiglia, agli affetti, ai nostri figli? Dobbiamo avere il coraggio di dirci queste cose! Il mio è un esempio, ma che, purtroppo, dice molto di quella consapevolezza che nasce dalla constatazione di vedere troppa gente “in fatica”, stanca e addirittura depressa soprattutto nella cura delle relazioni perché “ha troppo da fare”!
L’Avvento, ed è il mio invito e augurio, diventi tempo “per fare” QỦM, per fermarci!
“QỦM” vuol dire pensare un po’ di più a come stiamo impostando la vita.
“QỦM” vuol dire riscoprire cosa o, meglio, chi è importante per me e per noi.
“QỦM” vuol dire anche ritrovare un po’ di tempo per pregare di più “quel Dio” che stiamo dimenticando forse troppo, se non addirittura escludendo dalla nostra vita... Pregare non vuol dire (solo) ripetere delle formule imparate a catechismo. Pregare vuol dire anche e soprattutto pensare e orientare la nostra vita nella logica del Vangelo, attraverso un processo di maggiore “umanizzazione” di cui tutti noi ne abbiamo bisogno e di cui il noto comandamento dell’amore ci suggerisce … Pregando scopro che il Vangelo mi educa ad essere (più) Uomo e Donna e a fermarci per perdere più tempo per noi e per Dio. Ne abbiamo bisogno tutti: oggi più che mai!
“QỦM”, fermati! Fermiamoci!

d.Angelo

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