La cura delle relazioni a partire dalla “cura delle diversità”

La cura delle relazioni a partire dalla “cura delle diversità”

Non abbiamo ancora terminato il percorso di questo anno pastorale che già siamo alle prese con il nuovo attraverso bozze di progetto e di programma pastorale, con calendario in fase di collaudo e chi più ne ha più ne metta …

Ripartono gli incontri dei consigli, dei gruppi parrocchiali e dell’oratorio, tante proposte e iniziative … Non lo nascondo che, da quando sono qui, mi sto rendendo sempre più conto di come le nostre parrocchie siano vivaci e corrispondono bene: è una grazia! Poi noi preti, permettetemi una battuta, siamo abili “a metterla giù dura”, caricando alla grande il percorso pastorale, per spirito di precisione, forse tenendo poco conto di tanti altri aspetti che la gente delle nostre comunità vivono oltre la parrocchia. A volte in battuta mi viene detto che qualcuno vive troppo in parrocchia e in oratorio e poco a casa … Mi fa pensare …

E quest’anno, sulla scia del cammino pastorale della nostra Chiesa di Bergamo, per servire la vita dove la vita accade, dove vogliamo andare? Innanzitutto, continuiamo il cammino di fede; inoltre, vogliamo evidenziare quell’aspetto in parte accennato durante il Cre, che ha a che fare con la “cura delle relazioni”, a partire dalla “cura delle diversità”. Ciascuno di noi è diverso e ha le sue diversità. Riconoscerle, accettarle e rispettarle è una dimensione profondamente umana e, quindi, cristiana. Il Vangelo lo si incontra nell’altro diverso da me, come io sono diverso, e nel prendermi cura di lui e lui di me e, insieme, tra noi… Siamo invitati a servire la vita dove la vita accade aprendo il nostro orizzonte a 360°! Molte volte abbiamo uno sguardo troppo piccolo, meschino, chiuso e, tristemente e terribilmente, accusatorio nei confronti della diversità, che è anche la nostra diversità…
È un aspetto sul quale fermarci tutti e rifletterne insieme, piccoli e grandi.

d. Angelo

    Leggi qui la Lette...Rina