“Dov’è questo Dio?”

Ci stiamo avvicinando alla Pasqua, passando per il Calvario del Venerdì Santo. E anche se non sappiamo cosa dire di fronte al dramma di tante morti che ci coinvolgono, non possiamo fare a meno di fare appello a quella fede che ci è stata donata, a quella fede che in certi momenti diventa magari ribellione nei confronti di un Dio di cui spesso sentiamo il silenzio, di un Dio che non riusciamo a capire, di un Dio che a volte sentiamo lontano, eppure, nella fede, piccola o grande che sia, non ne possiamo fare a meno…

Non possiamo far finta di niente: Dio, in certi momenti è quello più bestemmiato e allontanato, e nello stesso tempo è quello più incompreso … Eppure, Dio, nonostante tutto, è altrettanto quello più cercato e invocato soprattutto quando la notte ci assale, così come troviamo nel commovente dialogo del cardinale Federigo Borromeo con l’Innominato e che leggiamo nel capolavoro manzoniano de “I promessi sposi”. Al Cardinale che spiega all’Innominato che la novità della vita è Dio che gli sta toccando il cuore e che lo ha orientato a lui, l’Innominato reagisce con parole forti: “Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov’è questo Dio?”. Il Cardinale incalza: “Voi me lo domandate? Voi? E chi più di voi l’ha vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v’opprime, che vi agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo vi attira, vi fa presentire una speranza di quiete, di consolazione, di una consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo riconosciate, lo confessiate, lo imploriate?”.
Dio, nei tormenti della vita diventa per noi motivo di ribellione! Ma più che a Dio, la nostra è ribellione a una falsa immagine di Dio che vogliamo “onnipotente”, che “può tutto”, dimenticando che il Dio di Gesù è il Dio della passione, è il Dio della croce, è il Dio che in Gesù ha attraversato anche lui l’amaro e il limite del soffrire e del morire, e che ha gridato la sua umana sconfitta: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.
Dio, l’incompreso, forse lo comprenderemo, quando lo scopriremo nella morte; anche lui ci sarà in quell’ora … Il Dio crocifisso, che stiamo celebrando in questa quaresima e nella prossima Pasqua, è il Dio che vive il silenzio e il dramma di certe morti, di tante morti, di tutte le morti. Solo condividendo la morte “da Dio” così, in questo modo … Lui, e Lui solo, può condurre ogni donna e ogni uomo e anche me a un orizzonte di risurrezione e di eternità, perché la morte, anche in tutta la sua crudeltà, può vincerla solo un Dio che l’ha condivisa amando, mettendoci il cuore e tutto il suo cuore, come una mamma, come un papà, e che grazie al suo amore per noi, il suo amore diventa risposta di vita alla morte, anche alla morte più atroce, più assurda, anche alla mia morte …

don Angelo

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Finestre in prospettiva:

•  A Palazzago, durante la Settimana Santa e per tutta la Settimana di Pasqua le SS. Messe saranno celebrate nella chiesa parrocchiale

•  Dal 1° al 3 aprile i Cresimandi andranno in pellegrinaggio ad Assisi sulle orme di S. Francesco per la preparazione alla Cresima

•   DOMENICA 7 APRILE dalle 14 alle 18, proposta di spiritualità per gli adulti presso la COMUNITA’ NAZARETH a Torre de Roveri, dove si trovano le opere dell’artista ARCABAS

•   Gli adolescenti e I giovani stanno passando dai malati e dagli anziani over 85 per fare dono della colomba come augurio delle nostre comunità

•   PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALETTE (Grenoble/Francia) e alla SACRA di S. MICHELE dal 12 al 14 giugno insieme alle Fiaccole del Cuore

•  Tutti i venerdi’ alle ore 15 presso il Santuario Parrocchiale alla Beita si prega il Rosario, in particolare per la Pace

•   La SEGRETERIA PARROCCHIALE rimane a disposizione:

  • - Tutte le mattine con don Angelo dalle 08.00 alle 09.30  (quando necessario allo 035.55.03.36)
  • - da lunedì a venerdì con volontari/ie dalle 10.00 alle 12.00, anche per certificati, raccolte SS. Messe, come pure per prenotare gli ambienti dell’oratorio per compleanni o eventi vari …