letterina 20091025

L'affondo

Pregare per i morti?

Pensando ai nostri morti ci chiediamo: possiamo ancora entrare in relazione con loro? E, a maggior ragione, fare qualcosa per loro?
Sono secoli che la chiesa prega per i morti. Preghiera che è presente anche nel Primo Testamento, nel libro dei Maccabei, quando Giuda organizza una colletta e la manda a Gerusalemme perché venga offerto un sacrificio per coloro che sono morti in battaglia.
E l’autore commenta:"Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti" (2Mac 12,44).
Infatti, se Dio è Dio, gli è possibile raggiungere ogni uomo,anche morto. La chiesa si mantiene in questa fede; prega in ogni occasione per i morti. E anche per tutti i morti, anche per coloro "di cui solo Dio conosce la fede" (IV Preghiera Eucaristica).
Sono secoli che la chiesa parla anche di purgatorio, dove i morti attendono di essere perfettamente pronti per la visione di Dio. Non è né un luogo né un tempo. E’ una situazione. E non è una punizione. Non è piuttosto l’anima stessa che si affretta per essere purificata, perché non sopporta di comparire davanti a Dio con un velo sugli occhi e quindi senza poterlo contemplare? Il purgatorio è il luogo dell’impotenza.
Quando la chiesa ne parla, dimostra di non credere nella reincarnazione: l’uomo non ne ha bisogno, e non può "rifare i compiti". D’altronde, non può fare più nulla.
E’ destinato al dono gratuito di Dio, che lo prepara all’incontro, per pura bontà e misericordia.
La reincarnazione significa che si avrebbe una nuova possibilità di realizzare da sé la propria salvezza e di doverla meritare. I cristiani devono essere felici di poter contare sulla grazia misericordiosa di Dio. Invece, poiché la chiesa supera di molto la chiesa terrena, che è anche celeste e in via di purificazione, e dato che Dio può far brillare ovunque la grazia della sua bontà, noi possiamo, qui sulla terra, pregare i santi e supplicarli, e aiutare con la nostra preghiera coloro che aspettano di entrare nella chiara visione. E’ il mistero della comunione dei santi. E’ una pietra di paragone della nostra fede.
"Se l’uomo non si è lasciato purificare sufficientemente sulla terra, dovrà lasciarlo fare a Dio nel purgatorio fino a che avrà un animo di figlio, capace di ricevere l’ultimo e definitivo bacio di Dio"

Da: Godfried Danneels: REIMPARARE A PREGARE
 

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