Mriam, sai cos’è la grazia?

Mriam, sai cos’è la grazia?

Nell’arco di tre settimane abbiamo celebrato e celebriamo ben tre feste mariane: il 14 settembre a Collepedrino, il 28 settembre alla Beita e questa domenica la Madonna del rosario in parrocchia.

Maria è compagna di viaggio nel nostro percorso di vita, soprattutto in questi giorni nei quali riprendiamo il cammino pastorale.
Lei, discepola e madre, ci aiuta a incontrare Gesù e ci educa a vivere meglio il comandamento dell’amore che il Maestro ci ha lasciato per essere “credenti credibili”: “Da questo sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. La posta in gioco della fede non sono le parole, ma l’amore “credibile”! Lascio ad Erri De Luca, in un passaggio del suo libro, In nome della madre, il racconto dello stupore della fede di Miriam, Maria di Nazareth:
“Miriam, sai cos’è la grazia?”
“Non di preciso”, risposi.
“Non è un’andatura attraente, non è il portamento elevato di certe nostre donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi. Non è femminile, è dote di profeti. È un dono e tu l’hai avuto. Chi lo possiede è affrancato da ogni timore. L’ho visto su di te la sera dell’incontro e da allora l’hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriàm: pure su di me.”

d. Angelo

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