Mario Morè

Parroco di Palazzago dal 1993 al 2000

more Don Mario Morè nasce a Sforzatica S.Andrea io 13 gennaio 1950. Dopo aver frequentato le medie al proprio paese, entra in Seminario nell'ottobre 1964 e viene ordinato presbitero il 29 giugno 1974. E' nominato coadiutore parrocchiale a S.Brigida (1974-75) e quindi a Ciserano (1975-80). Dopo alcuni anni può realizzare il sogno coltivato da tempo andando missionario in Costa d'Avorio (a Tanda), dove rimane dal 1980 al 1989.
Nel 1989 rientra in diocesi ed è nominato vicario parrocchiale a Ponte S.Pietro fino al 1993 quando è nominato prevosto di Palazzago. Qui rimane fino al 2000 per guidare la parrocchia di S.Angelo in Rozzano (Mi), ritornando poi in diocesi nel 2008 come parroco di Botta di Sedrina.

"... ai ragazzi non passa soltanto ciò che diciamo, ma anche e soprattutto ciò che siamo e ciò che facciamo..."
Con queste parole don Mario ricorda spesso a noi catechisti l'importanza della nostra testimonianza all'interno della comunità.
Lui è il primo a concretizzare questo suo consiglio e ci mostra come deve essere il modello di 'catechista', mettendosi in gioco in prima persona in ogni situazione.
Fin dall'inizio ha dato la possibilità ad ognuno di noi di mostrare le proprie potenzialità.
Ha saputo metterci costantemente di fronte alle nostre responsabilità di testimoni di Cristo, ci ha lasciati liberi di ascoltare, interiorizzare e realizzare gli stimoli che ogni volta ci offriva.
Alla base di tutto riconosciamo esserci in lui un profondo rispetto dell'altro, nella sua diversità e unicità, e nel contempo riconosciamo nel suo 'agire' la sua 'ferma' fede della quale ci fa partecipi con entusiasmo.
In questo senso, uno dei suoi pregi maggiori è quello di saper scoprire e proporre molteplici 'occasioni' di incontro con la Parola.
Trova infatti sempre momenti e modi diversi per invitarci ad approfondire il nostro cammino di fede attraverso la lettura dei testi sacri.
Alcune sue espressioni famose ed entrate a far parte del costume quotidiano: chi non ha mai sentito dire nelle sue brevi ed apprezzate prediche:
"...avere le orcchie a tubo..."
"...ma che asini..."
"...io non obbligo nessuno..."
"...per la libertà dei figli di Dio..."

 

Opuscolo del XXV Don Mario Morè